CAREGIVER: l’esercito silenzioso essenziale per disabili e anziani

È solo da pochi anni che si è iniziato a sentir parlare di questa figura: il caregiver familiare. Per chi non ha familiarità con l’inglese, risulta un po’ difficile capire il significato di questa parola, che in realtà è molto semplice. La figura del caregiver, è sempre esistita anche qui in Italia. Non sono altro che persone che si occupano a tempo pieno dell’assistenza di persone malate. Senza compenso a fine mese ma solo con qualche aiuto.

CHI SONO I CAREGIVER

Il caregiver familiare nella maggior parte dei casi è:

  • Il genitore che assiste il proprio figlio disabile.
  • Il figlio che assiste il proprio genitore anziano e in certi casi non più autosufficiente.
  • Il coniuge che assiste il proprio partner.
  • Un parente che assiste un proprio familiare.

Sono state fatte numerose ricerca e studi su questo tema. Pensate che in Italia queste persone sono state stimate essere oltre 3 milioni (dati Istat), ma probabilmente sono molti di più! Persone, soprattutto donne, che si occupano dei propri anziani fragili o disabili. Dedicano la maggior parte del proprio tempo e della propria vita a questa attività. C’è da dire anche che purtroppo, in certi casi, sono costretti addirittura ad abbandonare il proprio posto di lavoro.

DI COSA SI OCCUPA QUESTO ESERCITO SILENZIOSO

Molti pensano che il loro compito sia solo quello di fare compagnia all’anziano o al disabile ma in realtà c’è molto di più! Il suo ruolo è garantire alle persone con difficoltà (motorie e/o mentali) la continuità delle cure all’interno dell’ambiente domestico e migliorare il loro benessere psico-fisico. È una vera e propria assistenza a 360°, che tocca riguarda tutti i momenti della giornata.

Si occupa della salute, gestendo dall’acquisto alla somministrazione dei medicinali, gestione degli appuntamenti con medici e visite mediche, gestione dell’igiene personale (soprattutto quando le persone non sono autosufficienti) …

Si occupa della quotidianità, preparando i pasti, organizzando attività giornaliere per il benessere mentale … In queste attività un aiuto utile al caregiver è di certo la tecnologia. Ad esempio l’installazione di un montascale per consentire al disabile o anziano di salire e scendere le scale. Oppure la domotica che rende l’abitazione ancora più accessibile.

Ed infine, si occupa della sorveglianza quotidiana e di qualunque altra necessità. Tutte queste attività, in certi casi, si protraggono anche durante la notte.

Detto questo non esiste una giornata caregiver tipo. Sono tutte diverse tra loro perché ogni anziano o disabile ha problemi e necessità diverse. Diventa difficile, se non impossibile, delinearne una precisa. Quello che però le accomuna è la mole di lavoro da svolgere. E purtroppo il più delle volte, è sproporzionata per qualunque persona.

Il ridurre tutto alla mera compagnia è davvero un errore. L’attività di caregiver familiare è a tutti gli effetti un lavoro, anzi un lavoro molto faticoso perché riguarda sia l’aspetto fisico che psicologico.

SU CHE SOSTEGNI PUÒ CONTARE UN CAREGIVER

In Italia si inizia ad intravedere una definizione di questa figura ma la strada è ancora lunga.

Esiste tuttavia una legge in fase di discussione ma i lavori vanno molto a rilento, anche nonostante le migliaia di istanze e lamentele portate avanti da numerose associazioni.

Ad oggi l’unica tutela a cui l’esercito silenzioso può affidarsi è la legge 104/92. Questa garantisce 3 giornate di permessi retribuiti al mese per quei lavoratori che devono assistere un familiare. Solo, e solo in casi gravi, si possono ottenere dei congedi straordinari fino a 2 anni. Capite che tutto ciò è veramente niente, e per niente sufficiente, per tutte quelle persone che dedicano la loro vita ad assistere una persona a loro cara.

Nel prossimo articolo approfondiremo proprio la Legge 104/92 e le novità che sono state introdotte per il 2024, come ad esempio il bonus caregiver che è stato stanziato.

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